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Studio di psicologia psicoterapia - EMDR, mindfulness, neurofeedback

Neurofeedback Dinamico - dott.ssa Mara Gallo

Il NEUROFEEDBACK DINAMICO NON LINEARE  si basa su un software che nasce dalla tecnologia NeurOptimal®, ampiamente testata in Canada, Usa, molto usata in Francia e nel Nord Europa, che rileva l'insieme delle onde cerebrali 256 volte al secondo. 
Possiamo paragonare l'insieme delle onde cerebrali del cervello di una persona a una sinfonia di un'orchestra, che nel suo insieme suona in maniera sintonica e armonica. 
Il Neurofeedback dinamico offre al cervello un 'segnale' quando rileva nel complesso delle onde cerebrali un eccesso di variabilità, una distonia, una disarmonia. 

Lo fa come un direttore d'orchestra che interviene quando uno strumento va fuori tempo o stona, o come un evoluto assistente alla guida di una moderna automobile che segnala al guidatore qualcosa di incoerente nella velocità o traiettoria del veicolo, di modo da riportarlo su tale attività e verificare cosa sta accadendo. 

Come viene fornito il segnale di feedback? Proprio tramite una musica che la persona sta ascoltando. A volte è una interruzione impercettibile, altre volte è udibile come la vecchia puntina che salta su un vinile. 


Il cervello tende a funzionare in modo coerente e fluido e nella musica (non solo) apprezza appunto l'armonia, la coerenza e la fluidità, che tende a prevedere ed anticipare (a volte ci si 'aspetta' come evolve un certo motivo musicale). Il software del Neurofeedback dinamico genera un'interruzione di una frazione di secondo che segue immediatamente una forte variazione nell’attività cerebrale, informando il cervello in tempo reale nel momento in cui fa qualcosa di incoerente


Il cervello, che è un organo PLASTICO, in costante EVOLUZIONE e apprendimento, infinitamente ciclico e autoregolante, RESILIENTE, è capace di utilizzare tale semplice (si fa per dire, visto che dietro vi sono complessi algoritmi, matematica non lineare e fisica quantistica) segnale di modo da attivarsi e rispecchiare l'incoerenza del proprio funzionamento nell'incoerenza che lo ha sollecitato uditivamente, così da orientarsi a una migliore organizzazione della propria attività. 

Volta per volta, seduta dopo seduta, il cervello si riorganizza, rinforza e ripristina il miglior funzionamento possibile per se stesso in un dato momento.


Il lavoro che si rende possibile con il neurofeedback dinamico non lineare è non invasivo e indolore



APPROFONDIMENTI

Il Neurofeedback dinamico non lineare allena tutte le frequenze, da 0,01 a 62 Hz. 

Gli algoritmi del software permettono di cogliere una variabilità eccessiva o una diminuita complessità dei patterns EEG del cervello, che indicano che il Sistema Nervoso Centrale è fuori dalla sua flessibilità e resilienza. Il software attiva in tempo reale le interruzioni musicali specifiche. E' come se il cervello imparasse da un proprio errore e apprendesse un andamento più adattativo dell'attività corticale.


Ma perché  NON LINEARE? Cosa vuol dire?  

Il concetto di non linearità ha a che fare con la complessità, la variabilità, il dinamismo e il cambiamento di un sistema, che avviene in modo articolato e poco prevedibile (appunto, non lineare) a partire da variazioni relativamente piccole che vengono introdotte.  Senza addentrarci nelle faticose questioni matematiche, il concetto di non linearità si collega alla Teoria del Caos (E. Lorenz, 1963), che spiega come la descrizione di uno stato di disordine non possa essere compresa tramite leggi deterministiche semplici, ma solo attraverso equazioni complesse e non lineari. 

La Teoria del Caos si riferisce infatti allo studio dei sistemi DINAMICI, che "esibiscono una sensibilità esponenziale rispetto alle condizioni iniziali" (Wikipedia). 

A molti è più nota per via della frase, titolo di una conferenza dello stesso Lorenz, che recita: "Il battito di ali una farfalla in Brasile può causare un tornado in Texas?", che vuole mettere in luce come, in un sistema complesso e non lineare, una piccola variazione in una parte del sistema determina una catena di eventi che portano a fenomeni di scala sempre più vasta. Farfalle a parte, il tempo meteorologico è un classico esempio di sistema non lineare, ovvero dinamico, molto complesso e prevedibile fino a un certo punto, così come lo è il cervello. Una variazione in una corrente d'aria o oceanica determina a cascata una serie di implicazioni che, a loro volta, possono ulteriormente interagire tra loro e che infine portano a livello globale a effetti esponenziali e amplificati nel meteo, anche in altre parti del globo.

Lo stesso funzionamento è alla base dei procedimenti di feedback, apprendimento e auto-organizzazione dell'attività cerebrale secondo l'approccio dinamico non lineare. 

A cosa fa riferimento il termine DINAMICO?

DINAMICO evidenzia un cambiamento costante e indica anche che il software del neurofeedback si conforma a ciascun singolo individuo, senza forzare un adeguamento un funzionamento ideale. Il cervello plasticamente si riorganizza e si orienta costantemente verso un nuovo adattamento.

... IN CONCLUSIONE: LINEARE E NON LINEARE

Il Neurofeedback Dinamico NON Lineare Neuroptimal si distingue dal metodo lineare detto anche specialistico (che resta comunque un valido supporto) per i seguenti motivi:

- non fa riferimento a un modello di funzionamento 'ideale' di attività cerebrale globale e per le singole fasce di frequenze di onde cerebrali, dunque il trainer non deve operare portando il cervello verso tali parametri, piuttosto considera ogni persona come un sistema dinamico e complesso, a sé stante, momento per momento;

- per quanto appena descritto, il lavoro svolto non forza o inibisce determinate frequenze specifiche, ma fornisce feedback per l'auto-organizzazione del sistema nervoso centrale;

- non richiede dunque di mappare preventivamente e durante il percorso la specifiche attività corticali nelle singole aree;

- non prevede protocolli differenti in base alle diagnosi o esigenze, per questo motivo non è considerato un approccio prettamente clinico o 'medico', seppur sia ampiamente  integrabile nella clinica;

- si dedica ad accompagnare la persona nei propri cambiamenti, fisiologici (attività, ritmi di vita, sonno, apprendimento..), psicologici e di vita. 

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